sabato 21 novembre 2009

Cattolici con la "F" maiuscola

Il sottosegretario Giovanardi ha affermato: Stefano Cucchi è morto perché "anoressico, drogato e sieropositivo". (fonte: Repubblica)
Stefano Cucchi, 31 anni, sarebbe morto in carcere per una caduta. Lo dice il Ministro della Giustizia Alfano. (fonte: www.cnrmedia.com)
Per Luigi Manconi, presidente dell'associazione "A buon diritto" dalle cartelle mediche emergono, con cruda evidenza, le contraddizioni, ma anche le vere e proprie manipolazioni ai danni di Stefano Cucchi e dell'accertamento della verità.
Balza agli occhi, in altre parole, - sempre secondo Manconi - che sulla morte di Stefano Cucchi non c'è alcun mistero: in quella documentazione c'è tutto. Il caso di Stefano Cucchi è diventato occasione di una riflessione pubblica sul nostro sistema di giustizia e sulle nostre strutture penitenziarie". (fonte: www.dazebao.org)
E aggiunge ancora: ""Ho avuto modo di vedere le foto della salma di Cucchi. E' difficile trovare le parole per dire lo strazio di quel corpo, che rivela una agonia sofferta e tormentata". "E' inconfutabile - aggiunge - che il corpo di Stefano Cucchi, gracile e minuto, abbia subito a partire dalla notte tra il 15 e 16 ottobre numerose e gravi offese e abbia riportato lesioni e traumi. E' inconfutabile che Stefano Cucchi, come testimoniato dai genitori, è stato fermato dai carabinieri quando il suo stato di salute era assolutamente normale ma già dopo quattordici ore e mezza il medico dell'ambulatorio del palazzo di Giustizia e successivamente quello del carcere di Regina Coeli riscontravano lesioni ed ecchimosi nella regione palpebrale bilaterale; e, la visita presso il Fatebenefratelli di quello stesso tardo pomeriggio evidenziava la rottura di alcune vertebre indicando una prognosi di 25 giorni.

E' inconfutabile - dice ancora Manconi - che, una volta giunto nel reparto detenuti dell'ospedale Pertini, Stefano Cucchi non abbia ricevuto assistenza e cure adeguate e tantomeno quella sollecitudine che avrebbe imposto, anche solo sotto il profilo deontologico, di avvertire i familiari e di tenerli al corrente dello stato di salute del giovane: al punto che non è stato nemmeno possibile per i parenti incontrare i sanitari o ricevere informazioni da loro. Ed è ancora inconfutabile che l'esame autoptico abbia rivelato la presenza di sangue nello stomaco e nell'uretra.

E' inconfutabile, infine - aggiunge - che un cittadino, fermato per un reato di entità non grave, entrato con le proprie gambe in una caserma dei carabinieri e passato attraverso quattro diverse strutture statuali (la camera di sicurezza, il tribunale, il carcere, il reparto detentivo di un ospedale) ne sia uscito cadavere, senza che una sola delle moltissime circostanze oscure o controverse di questo percorso che lo ha portato alla morte sia stata ancora chiarita"." (Repubblica /Roma)
Roma (Adnkronos) - Terminato l'incidente probatorio. In Tribunale S.Y, 31enne del Gambia, ha detto di aver sentito cadere in terra una persona, poi il rumore di calci, quindi un vociare delle guardie penitenziarie e il pianto di Stefano per il dolore. Il tutto sarebbe durato meno di un minuto.
Amnesty International ha affermato di voler condurre una propria inchiesta sul caso Cucchi.
Ai genitori della vittima solo da pochi giorni è stato possibile vedere il volto del proprio figlio: tumefatto, un occhio rientrato, la mascella fratturata e la dentatura rovinata.

I POLITICI DI DESTRA, DI CUI UNO, GIOVANARDI, DICHIARATAMENTE CATTOLICO, NON HANNO ALCUN DUBBIO CHE SIA STATA UN'ACCIDENTALE CADUTA O SEMPLICEMENTE UN CATTIVO STATO DI SALUTE AD AVER UCCISO STEFANO.
Ancora una volta la destra italiana, per di più autoetichettata cattolica, si conmporta come il peggior fascismo.
Complimenti italiani "autoetichettati cattolici", continuate a devastare la dignità del paese!









6 commenti:

  1. i cattolici sono innanzitutto ricercatori della verità non a caso Giovanardi si è poi scusato
    http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/cronaca/morte-cucchi-2/giovanardi-chiede-scusa/giovanardi-chiede-scusa.html della sua infelice uscita.
    non a caso dovrebbe essere detto TUTTO anche da questo blog, non solo la parte che fa comodo.
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  2. Le sue scuse io so bene dove gliele infilerei...
    Troppo tardi.

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  3. allora c'è accidia, c'è ira non obiettività e amore per la verità.
    non è la denuncia di un fatto per quello che è ma per quello che si vuole che sia
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  4. No, non c'è bisogno di complicarla per confondere le idee.
    Ciò che è stato è molto grave, punto. Le scuse sono un tampone su un fiume in piena.
    Il fatto riprovevole rimane, come rimane una coltellata a sangue freddo.

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  5. il perdono non esiste?
    il fatto grave è innegabile come la doverosa marcia indietro.
    in un tempo in cui raramente si vede un politico ammetere i propri errori direi che è cosa da sottolineare e lodare.
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  6. Si lodano i comportamenti che rendono orgoglioso un popolo.
    La marcia indietro, ripeto, è meglio che niente ma il fatto rimane.
    E' come se il tuo vicino di casa decide di accoltellarti perchè pensa che sei tu quello gli ha bucato le gomme della macchina. Poi ti lascia un messaggio nella buca dicendo "scusa mi sono accorto che forse non eri tu, c'è stato un FRAINTENDIMENTO, scusa".
    Mi ti ci vedo poi, tu, dall'ospedale a dire: "ma che bravo vicino che ho, si scusa pure, è degno di lode!".

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