sabato 15 settembre 2018

HRD Training Group...6 anni dopo!




Tempo fa, si parla oramai di 6 anni fa per l'esattezza, scrissi un articoletto su questo vecchio blog post adolescenziale per raccontare la mia avventura, un po' spiacevole, con l'HRD.
Qualche giorno fa una mamma mi ha contattato su Linkedin per parlarmi di questo argomento, dal momento che i figli avevano frequentato corsi analoghi a quello da me frequentato cambiando, secondo la mamma in negativo, il loro atteggiamento.
Credo che sia arrivato il momento di scrivere nuovamente un pensiero riguardo non soltanto R. R. e i suoi corsi quanto sul come è stato espresso il mio rammarico e sul fiume di commenti che in questi anni sono comparsi in risposta.
In 6 anni, se si rimane aperti alla conoscenza, alle esperienze o semplicemente se la vita non è stata troppo monotona, si ha modo di cambiare prospettiva o quantomeno di correggerne leggermente il tiro.

Ho riletto il post in questione e, in effetti, mi sono accorto che non era poi così facile da intepretare.
Facciamo così: vi racconto nuovamente la mia opinione e con essa l'evoluzione di prospettiva che ho maturato sull'argomento.
Uno dei concetti principali che vorrei subito esprimere è questo: nulla, in questo mondo, è totalmente bene, sempre, comunque, per tutti.  Basterebbe questa banale consapevolezza a smorzare i toni con i quali ci si accende di fronte ad una questione politica o di fronte ad un'esperienza condivisa con altre persone in merito alla quale sono sorte differenti emozioni ed opinioni.
Ricordo il mio prof di semiotica che ci raccontava come, guardando un dipinto, ognuno facesse un'esperienza diversa dello stesso per il semplice motivo che ognuno vedeva cose diverse da un altro.
Un unico oggetto, infiniti focus: il bello è che non solo ognuno di noi vede cose che altri non vedono - o non nello stesso modo  - ma ognuno di noi può cambiare il proprio focus nel corso della sua vita (n.b.: uso il concetto di focus nell'accezione utilizzata da R. R. durante i suoi corsi).
Vi è mai capitato di rivedere un film, qualche anno dopo la prima volta (o anche solo qualche mese dopo), e avere l'impressione di aver visto un qualcosa di completamente nuovo? Di aver notato un sacco di particolari in più (e/o in meno)?
Questo fatto ha a che fare con il dinamismo interno delle nostre emozioni, dei nostri valori, delle nostre credenze.
E' normale che gli altri vedano le cose in modo diverso da come le vediamo noi: arrivano da altre esperienze, sono concentrati su aspetti diversi rispetto ai nostri, vibrano in modo diverso da noi.
E allora perchè ci arrabbiamo così tanto quando leggiamo pareri diversi dai nostri? Perchè sosteniamo le nostre idee come se dovessero essere le uniche sensate e plausibili?

Si tratta a mio avviso, in primo luogo, di una mancanza di consapevolezza. Non ci rendiamo sufficientemente conto di come arriviamo al giudizio di qualsiasi cosa e di conseguenza di come ci arrivano gli altri.
Non teniamo conto del focus, di cosa ci importa di più in quel preciso momento della nostra vita.
Poi c'è sicuramente un altro aspetto: il non sentirci capiti, il vedere che l'altro ci punta il dito in modo ingiusto e immotivato. Ma anche questo, se si riflette un poco, ha a che fare con una mancanza di consapevolezza: chi possiede il problema tra chi non usa il giusto garbo, se non addirittura ci carica di insulti e chi li riceve?  La risposta è semplice: chi si comporta male ha il problema più grande perchè in qualsiasi momento della sua vita sarà soggetto a questa forza (il trattar male gli altri) che non gli permetterà di vivere serenamente.
Una persona che viene trattata male subisce un soppruso temporaneo, che addirittura - per le persone più spirituali - può non essere nemmeno fonte di stress o di "bisogno di replica".
La persona perfettamente equilibrata non si fa turbare dalle persone turbate.
Torniamo a noi, al nostro R. R., all'HRD, alla PNL e a chi tifa contro o a favore.
Io sono partito, sei anni fa oramai, da uno sfogo, e come tutti gli sfoghi c'era della rabbia che risuonava nelle mie parole. Per questo forse il mio post ha suscitato così interesse...

I corsi di R. R., sono una fregatura? Sicuramente è impostante arrivare ad un dunque, ad una sintesi, ad una conclusione ma occorre tenere in considerazione che il giudizio finale si compone di tanti giudizi parziali e che tali componenti molto probabilmente si collocano in entrambe i nostri ambiti di bene e di male, di giusto e di ingiusto.

Cosa ci fa propendere per il pollice giù o per il pollice su? Ancora una volta il focus e la scala di valori con la quale analizziamo le cose.
Vi faccio un esempio semplicissimo: qualcuno dei commentatori, un imprenditore, ha seguito il corso di R. R. e l'ha trovato utilissimo per la sua vita professionale.
Secondo me il suo vissuto è più che condivisibile! Il suo focus non era probabilmente proiettato sul verificare l'etica di chi vendeva i corsi o sul giudicare gli aspetti economici. Magari questo signore non era nemmeno interessato al background culturale di chi li teneva e si è semplicemente concentrato sui contenuti, li ha trovati interessanti e ne ha trovato giovamento. Come dargli torto?
D'altronde chi è arrivato al corso un po' trascinato da chi glielo ha venduto, chi è sempre stato un po' sospettoso di questioni che stanno un po' sul filo della scientificità (chiedete a qualsiasi psicologo cosa ne pensa della PNL...), chi ha trovato indecorosi certi aspetti legati al modo con cui le informazioni venivano comunicate... Probabilmente avrà scritto parole dure contro R. R. e questi corsi.
Tutti hanno ragione se si parte dai vissuti di ciascuno, per cui tutti andrebbero in qualche modo rispettati.

Ma c'è una cosa da considerare: quanto ho scritto in questo articolo nel suo complesso, e qui vengo alla mia opinione postuma sui corsi HRD.
I contenuti, sempre che siano rimasti quelli di 7 anni fa, io continuo a considerarli come buoni, ci sono tante cose interessanti e utili per la vita! Hanno in qualche modo contribuito alla mia crescita personale, soprattutto i DVD in cui R. R. in prima persona  - o tramite validi colleghi - spiegava le sue idee e che di tanto in tanto mi guardo ancora con piacere.
Quindi: contenuti validi, condivisibili, utili, preziosi. 

Docenti: all'epoca chi teneva i corsi sembrava più interessato a mettersi in mostra che farci capire le cose. Non so nemmeno se sarebbe stato in grado di rispondere alle domande di un pubblico che era chiamato, soprattutto, ad ascoltare passivamente.
Quindi: lezioni più o meno valide, scarso spessore culturale del docente.

La questione principale del mio post aveva però a che fare soprattutto con un altro aspetto, per me importantissimo (magari per altri non ha lo stesso valore) che è l'obiettivo con il quale un'altra entità entra in rapporto con me (sia essa una persona, un gruppo di persone, un'associazione o quant'altro).
Per me è fondamentale avere sempre chiaro il motivo per il quale chi è di fronte a me sta di fronte a me. Perchè siamo amici? Perchè stiamo insieme? Perchè facciamo delle cose insieme?
Se non c'è una ragione più che sensata, se il rispetto reciproco viene a mancare, se il motivo per cui l'altro si relaziona con me non è in un'ottica di amicizia, di amore o di reciproco vantaggio, viene a mancare la base su cui poggia il tutto.
Il mio focus era ed è posto su questi aspetti: devo sentirmi rispettato e sentire che il valore che l'altra entità mi sta dando è pari a quello che io sto dando all'altra entità (pari nel senso che non devo sentire forti sbilanciamenti - intendiamoci, non è che ci si deve mettere con il misurino a fare strani calcoli).
Se uno mi chiede una quantità di denaro piuttosto elevata significa che gli è necessaria a offrirmi il valore promesso.
Ma se l'entità con la quale ho a che fare mi comunica - direttamente o indirettamente - che il suo fine principale è fare soldi, io percepisco che la parte che metto nel piatto comune serve soprattutto al suo obiettivo più che al mio (che era ed è quello di ottimizzare il denaro investito scegliendo, tra vari enti di formazione, quello migliore).

Non so quanti, alla fine della fiera, abbiano avuto le mie stesse percezioni e fatto gli stessi ragionamenti. Secondo me pochi (raramente la penso come la maggiore!). Chi ha scritto si è lamentato soprattutto dei contenuti oppure li ha trovati eccezionalmente validi ed unici.

Ciò che conta, però, e con questo mio ribadire concludo, è rendersi conto che:
- ognuno arriva da un esperienza di vita unica
- ognuno ha maturato valori diversi nella vita (e non per forza i propri valori sono universalmente migliori di quelli di un altro, lo devono essere per noi migliori... )
- i valori cambiano nel corso del tempo e si può sempre giungere alla conclusione: "ne ho trovato uno più importante di un altro!"
- imparare è più utile che convincere qualcun'altro a tutti i costi (cercare di comunicare efficacemente è importante ma molto diverso dal voler cambiare con forza l'opinione altrui) delle nostre credenze
- ognuno arriva con un focus preciso diverso da quello degli altri, anche solo per sfumature diverse
- non ha senso insultare il prossimo solo perchè ha idee diverse (se lo si fa ci deve essere un motivo incontrovertibile ed evidentemente oggettivo. Meglio in ogni caso essere pacati ...)
- non ha senso giudicare senza argomentazioni i sentimenti altrui (se lo si fa quanto meno è bene fare ipotesi e non proclami)
- la PNL è una figata ma bisogna fare attenzione a non farla diventare una religione!

Buona vita a tutti
Paolo









venerdì 19 gennaio 2018

Ristorante Pian del Re

 


Sono stato con amici al Ristorante Pian del Re, posto nell'omonima località nelle montagne cuneesi.
Signori, pensateci bene se pensate di andarci!
Noi avevamo già pranzato con dei panini, era nostro interesse semplicemente completare il pranzo con un dolce.
Quella che vedete nella foto è la panna cotta che ci hanno portato!! Lo so, sembra un fotomontaggio ma è proprio così, pazzescamente minuscola.
Ma non è l'unica cosa che ci ha sconvolto: alla casa, facendo presente il nostro stupore per il prezzo (ben 5 euro per un cucchiaino di dolce) la signora ci ha risposto che eravamo dei rabbini! Dei rabbini, avete sentito bene!!!!
Cornuti e mazziati, questa è stata la nostra esperienza.  E la vostra?

lunedì 17 dicembre 2012

HRD Training Group di R. R.: se li conosci li eviti!!!


** Aggiungo questo mio commento dopo più di 3 anni da quando l'ho scritto: continuo a ricevere feedback tutt'oggi sull'esperienza R. R., e tutti vanno nella stessa direzione, a testimonianza del fatto che poco o nulla è cambiato. Grazie a tutti per comunicare la vostra esperienza, che può essere utile a tante persone.

Vorrei raccontarvi in questo post la mia esperienza a proposito dei corsi formativi di R. R., nello specifico del Programma F.L.Y.
Da tempo volevo frequentare un corso di formazione di questo genere.
Rimasi entusiasta di una conferenza a cui avevo assistito poco tempo prima di acquistare il corso: relatore un super manager che si era creato da solo.
All'uscita della conferenza i commerciali HRD - che sono anche i tutor dei corsi - avevano raccolto i miei dati per poi contattarmi e vendermi uno dei loro corsi.
Il nome di R. R. l'avevo già sentito e oltretutto me ne avevano parlato bene, come di una persona competente.
Accettai la super offerta che mi fecero: se firmi subito hai un bello sconto!
Questo è il primo particolare da tenere bene a mente: far firmare subito il contratto con la scusa dello sconto.
Il corso ha un prezzo decisamente alto, si parla di circa 2500 euro, non proprio una bazzecola di questi tempi.
Dura un anno, si è supportati da un tutor ... Ho pure lo sconto, ci sto,  firmo pensai e feci quel giorno.
Effettivamente i corsi hanno alcuni contenuti interessanti e, per chi riconosce valida la PNL, si può imparare alcuni dei cardini teorici frequentando i 7 seminari offerti nel corso.
Per il resto ... una totale fregatura!
Firmi il contratto, il primo seminario lo frequento subito, il secondo è dopo le vacanze estive.  Il contratto prevede che puoi recedere entro poco tempo, meno di quello che ti permetterebbe anche solo di mettere un po' di più il naso dentro la scatola.
Il contratto dice che - se non recedi - tutto quello che hai acquistato te lo tieni!
Compreso il corso di due giorni con il signor R. che puoi frequentare 8/9 mesi dopo. L'hai pagato ed è tuo. Non lo vuoi più? Cavoli tuoi!!!
Cambi idea il giorno dopo rispetto ai termini per recedere? Cavoli tuoi! Hai perso tutto.
Quando sei arrivato alla terza lezione non sopporti più il modo di parlare, tantomeno l'atteggiamento da "Dea scesa in terra" della ex-cubista che, dall'alto della sua terza media, parla in modo presuntuoso alla platea, ripetendo gli stessi concetti (3 in croce) per riempire le tre ore di lezione. Meno male che ti "regalano" alcuni DVD e un manualetto dove puoi imparare un po' di cose utili.
La tua tutor è laureata in Scienze della formazione, in psicologia? Ha una laurea diversa ma un master, un qualcosa che dimostri che è competente in materia? Assolutamente no!!!
Ma R. R. probabilmente sarebbe capace di risponderti - con la sua simpatica parlantina - che non è assolutamente necessario tutto ciò, che quello che conta è il carattere e la tenacia con cui ti poni e raggiungi gli obiettivi prefissati. Ovviamente imparando e facendo tuoi i comandamenti che il formatore romagnolo ha sminuzzato dalla PNL e impacchettato in un formato adatto a tutti. Ecco, l'ho detta, questa è la frase più ripetuta durante gli incontri. E' come un mantra, te la ripetono fino a che non rincretinisci, fino a che non hai nient'altro nel cervello se non quello: raggiungere gli obiettivi, raggiungere gli obiettivi, raggiungere gli obiettivi.
Quali sono gli obiettivi di HRD?
Loro dicono: aiutare l'umanità! Che bello, anche i frati francescani - tra i tanti - lo fanno. Aggratis.
Obiettivo reale: fare soldi, soldi, soldi, soldi, soldi!
HRD e lo staff di R. R. è una MACCHINA DA SOLDI, che fa leva sulla debolezza della gente per venderle tutti i corsi possibili ed immaginabili che a detta loro, servirebbero per farti stare meglio e raggiungere i tuoi obiettivi.
Un po' come fanno le case farmaceutiche con i farmaci che cercano di farti compare per risolvere i tuoi problemi di salute.
La differenza? I farmaci costano x euro, se non funzionano non li compri più.
I corsi di R. R. li paghi migliaia di euro e se non ti piacciono, ripeto: cavoli tuoi! Hai pagato e i soldi non li rivedrai mai più!
Che schifezza!
Consiglio? Scappate a gambe levate se incontrate i testimoni di Geova ... emmm ... i commerciali-tutor di HRD. Scappate e comunicate ai vostri amici queste cose!

giovedì 29 settembre 2011

Relativismo ismo ismo ismo


Viviamo nell'epoca del "relativismo assoluto", che già di per sè suona piuttosto curioso.
Le parole d'ordine nella bocca di ogni cittadino evoluto sono flessibilità, cambio di prospettiva, lotta ai dogmi.
Sembrerebbe tutto corretto se non fosse che dietro a questi nemici da combattere ci siano molto spesso dei valori, della saggezza importante e da difendere.
Cos'è la rigidità? Nella testa dei relativisti è il prendere una posizione ferma su un argomento e non cambiarla.
Certo, a scatola chiusa, si può giudicare negativamente la rigidità. Ma se si entra nella questione e si cerca di capire meglio, può capitare che dietro a questo mostro ci siano dei valori importantantissimi, che questa gente ha perduto di vista: la rettitudine, la coerenza, la radicalità nel cercare il bene più grande.
Sarà colpa del tutto e subito? Della mancanza di obiettivi di lungo periodo? Del senso che si dà alle cose, alla vita?
E' tutto relativo.
Di questi tempi Carnage è un film che ne coglie tanti tragici aspetti.

mercoledì 15 giugno 2011

Expedia

sabato 30 ottobre 2010

Vogliamo abolire i privilegi, la casta si oppone

http://www.italiadeivalori.it
La Camera boccia la proposta idv di abolire il vitalizio per i deputati in carica e quelli cessati. Si potevano risparmiare 150 milioni di euro all'anno, ed eliminare un incomprensibile privilegio che allontana il Paese reale dalle istituzioni e la casta. L'intervento dell'onorevole Antonio Borghesi e il successivo voto della Camera.

Balla il bunga bunga!

Mentre l'Italia è sempre più alle pezze da qualsiasi punto di vista, il nostro amatissimo presidente balla il BUNGA BUNGA :) E quando entra il Parlamento ha in testa solamente la riforma per devastare ancora di più la giustizia.

Ma si, ridiamoci sopra, cantiamoci sopra, balliamo anche noi il bunga bunga e soprattutto continuiamo a votarlo!!

Mi raccomdando, prossime elezioni, votate Berlusconi!! Niente scherzi, eeeeh?

Poi andiamo tutti insieme in piazza dal Papa ad ascoltare che "l'amore è ridotto a merce di scambio, da consumare senza rispetto di se stessi e degli altri. Così è molto amore proposto dai media e da internet. È egoismo, chiusura, illusione di un momento, qualcosa che vi lega come una catena, qualcosa che soffoca il pensiero e quella forza insopprimibile che è l'amore vero che, certo, costa anche sacrificio. Voi non potete e non dovete adattarvi a un amore ridotto a merce di scambio, da consumare senza rispetto per sé e per gli altri, incapace di castità e di purezza: questa non è libertà»"









venerdì 30 luglio 2010

"Faremo un processo a chi ci vuole processare"

Chissà se saremo costretti ancora una volta a ringraziare ... o passeremo ad altre modalità?

ilfattoquotidiano.it, 30 luglio 2010

Governo Gomorra


Mesi durissimi attendono il Paese. Come potete leggere nei servizi de ilfattoquotidiano.it,Silvio Berlusconi gioca il tutto per tutto e adesso sogna di varare un governo in stile Gomorra. Il problema del Cavaliere, anche se la maggior parte dei commentatori sedicenti liberali continua a far finta di non accorgersene, è sempre lo stesso: la giustizia. Anzi, le inchieste e i processi. Che coinvolgono lui e i suoi amici.

La decisione della Corte costituzionale di fissare per il 14 dicembre l’udienza in cui verrà discussa la legge sul legittimo impedimento lo ha spinto così a rompere gli indugi, a perdere ogni freno inibitorio, e a iniziare un furioso corteggiamento a parlamentari di opposizione, alcuni dei quali francamente impresentabili. È prevedibile infatti che la Consulta, dopo aver visto una serie di suoi membri restare indirettamente coinvolti nello scandalo della nuova P2, ci metterà pochissimo a dichiarare quello che tutti sanno e che anche il Quirinale avrebbe fatto meglio a sapere: le norme che evitano al premier e ai suoi ministri di essere processati durante la durata del loro mandato sono palesemente incostituzionali.

La prospettiva per Berlusconi è insomma quella di finire molto presto davanti al Tribunale di Milano per rispondere della presunta corruzione dell’avvocato inglese David Mills. Anzi della certa corruzione di Mills, visto che il legale, come ha stabilito la Cassazione, ha sicuramente incassato mazzette per dire il falso davanti ai giudici (e salvare il premier da una condanna nel processo per le vecchie tangenti alla Guardia di Finanza).

Berlusconi sa benissimo che nel momento in cui dovesse ricominciare il suo dibattimento si arriverebbe a una sentenza nel giro di poche settimane. Il fatto storico è già stato accertato (i 600mila dollari dati a Mills e la testimonianza taroccata in favore del Cavaliere). E resta solo da stabilire se tra le prove raccolte ci siano abbastanza elementi per condannare come corruttore il leader del Popolo della Libertà (a questo punto provvisoria).

Una brutta situazione, insomma. Anche perché proprio le indagini sulla nuova P2 hanno fatto saltare, o reso incerte, le amicizie su cui il Cavaliere sperava di poter contare nella magistratura meneghina.

Di qui l’idea, partorita non adesso, ma alcuni mesi fa, di trovare una sponda in quella parte di Udc che si riconosce in Totò Cuffaro, l’ex governatore siciliano condannato in primo e secondo grado per favoreggiamento aggravato alla mafia e sulla testa del quale pende ora anche una richiesta di 10 anni di pena per concorso esterno in associazione mafiosa.

L’operazione, come il fattoquotidiano.it è in grado di rivelare, è cominciata quando Cuffaro ha dato il suo assenso al passaggio di molti suoi fedelissimi nelle file della nuova Democrazia Cristianadel sottosegretario all’Istruzione, Giuseppe Pizza, un vecchio arnese della prima repubblica legato agli ambienti più svariati.

Come ha scritto a suo tempo L’Espresso una parte consistente delle tessere della Dc fanno però capo al braccio destro di Berlusconi, Marcello Dell’Utri, condannato in secondo grado a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa. E così il disegno di Berlusconi diventa evidente. Anche se Cuffaro e Beppe Drago – l’altro leader dell’Udc siciliana corteggiato dal premier – adesso smentiscono un passaggio dai banchi dell’opposizione a quelli della maggioranza (cosa altro potrebbero fare?).

Il Cavaliere vuole trovare in Parlamento i numeri sufficienti per garantire l’approvazione anche alla Camera della cosiddetta norma sul processo breve (quella che prevede di far morire tutti i dibattimenti che non vengono conclusi nel giro in lasso di tempo prestabilito). Non per niente proprio oggi il capogruppo Pdl nella commissione Giustizia di Montecitorio, Enrico Costa, ha chiesto che l’esame del processo breve venisse immediatamente calendarizzato in settembre alla ripresa dei lavori.

Ma con 33 deputati già passati a Fini, per Berlusconi è molto difficile credere di riuscire a votare la legge senza rischiare ogni giorno improvvisi rovesci. Di qui la manovra per arrivare a Cuffaro e una dozzina di parlamentari calabresi, siciliani e campani a lui legati. Tutti parlamentari da aggiungere a vari esponenti del gruppo misto e del centrosinistra, come Daniela Melchiorre o Riccardo Villari, già in procinto di cambiare casacca.

Il Cavaliere ingolosisce tutti non solo con l’offerta di posti e prebende. Ma anche con la promessa (molto gradita alle varie cricche d’Italia) di costituire una commissione d’inchiesta parlamentare sull’uso politico della giustizia. Una commissione che, come scrive oggi Repubblica, avrà gli stessi poteri dell’autorità giudiziaria. “Faremo un processo a chi ci vuole processare”, avrebbe detto – secondo il quotidiano – un falco del Pdl.

Se Berlusconi ce la fa, insomma, il Paese va verso una governo Gomorra. Con una maggioranza sostenuta da pregiudicati, indagati e condannati – in primo e secondo grado – per fatti di mafia (Cosentino, Dell’Utri e Cuffaro) e politici sotto inchiesta per mazzette e ricostituzione di associazioni segrete. Tutti uniti da un solo obbiettivo: farla franca. Per sempre.

Ferrara minaccia una giornalista de l’Unità per salvare Verdini dalle domande

Il PDL sta andando a rotoli e con esso i dementi giornalisti venduti...dove andranno a posare ora la loro lingua se i culi dei politici da loro difesi non poggerano più sul cadreghino? Nel frattempo si danno a scene di demenza insopportabile...

da "ilfattoquotidiano.it", 28 luglio 2010

Mentre il coordinatore del Pdl con fare intimidatorio chiede dove è la cronista giudiziaria del Corriere della Sera, Fiorenza Sarzanini Basta una domanda precisa per far perdere la testa ai giannizzeri di Silvio Berlusconi. Durante la conferenza stampa convocata da Denis Verdini la collega dell’Unità, Claudia Fusani, chiede al coordinatore del Pdl di spiegare il giro di assegni che gli è stato contestato, tra l’altro, dai pm romani. La cronista vorrebbe per risposta dei dettagli precisi, ma dalla prima fila si alza Giorgio Stracquadanio, deputato del Pdl, e l’attacca: “Signora sta dicendo una montagna di cazzate”. Pronta la replica di Fusani: “Le cazzate le dirà lei, tenga a posto le parole”. E fa per ripetere la domanda a Verdini. Ma subito interviene strillando e avanzando da dietro lo spazio riservato alle telecamere, il direttore de Il Foglio ed ex ministro del primo governo Berlusconi, Giuliano Ferrara: “Adesso basta – grida alzandosi in piedi – perché non chiedete a lei come mai è passata da Repubblica all’Unità in condizioni ancora da chiarire. La Fusani – attacca Ferrara – che dà lezioni di moralità. Siamo in uno Stato di polizia”. Un chiaro riferimento ad alcune telefonate professionali intercettate dalla procura di Milano tra la cronista dell‘Unità e Pio Pompa, il braccio destro dell’ex direttore del Sismi, Niccolò Pollari. Pompa, che ha patteggiato una condanna per favoreggiamento, oggi è un collaboratore del quotidiano guidato da Ferrara. Evidente quindi il tentativo di confondere le acque minacciando la giornalista. Neanche troppo velatamente.

Straquadanio fa quasi di più. Subito dopo l’aggressione di Ferrara si avvicina al palco e, come hanno potuto ascoltare i cronisti de ilfattoquotidiano.it, si rivolge a uno dei presenti e sibila: “Una così nel mio giornale l’avrei cacciata subito a calci”. Forse anche perché Il Predellino, il quotidiano on line diretto da Straquadanio, non è certo celebre per porre interrogativi scomodi.

Ma il mirino delle truppe pidielline oltre alla Fusani punta anche Fiorenza Sarzanini, cronista giudiziaria del Corriere della Sera e membro dell’esecutivo dell’Ordine nazionale dei giornalisti. “Dove è la Sarzanini? Ma la Sarzanini non c’è? Che scrive quei bellissimi pezzi. Non c’è?” ripete Verdini frugando con lo sguardo tra i giornalisti presenti alla conferenza. “Ma come, non c’è? Scrive di me, si occupa di me. Sono offeso…. Dottoressa Sarzanini c’è o no? Ditele che mi dispiace”.

Finita lo show del coordinatore del Pdl, Stracquadanio annuncia che si rivolgerà all’ordine dei giornalisti perché “riesamini come mai una persona (Fusani, ndr) tanto ignorante abbia superato l’esame o se sia stata raccomanda e per quali meriti. Senza tralasciare il fatto che la giornalista Fusani è stata licenziata da Repubblica (la Fusani non è stata licenziata da La Repubblica, ndr) e invece di venire radiata dall’ordine come avrebbe meritato, è stata assunta da l’Unità”.

All’ordine dei giornalisti si rivolgerà anche Massimo Donadi, capogruppo dell’Idv alla Camera, ma in difesa della Fusani. “La nostra solidarietà alla giornalista Fusani, aggredita nel corso della conferenza stampa. Questo episodio dimostra quale sia la considerazione per la libertà di stampa di certa gente. Ripetiamo la domanda a Verdini: a cosa servivano quei soldi?”, afferma Donadi. Alla cronista arriva poi la solidarietà della Federazione nazionale della stampa che, in una nota, invita Stracquadanio “ad abituarsi a sentirsi chiedere conto di quanto della loro attività non riescono a rendere chiaro e, talvolta, addirittura risulta coperto da dense nubi”. La Fnsi giudica il comportamento del deputato Pdl “un insulto intollerabile. Neanche la sua condizione di parlamentare gli consente di esprimersi in quel modo, in dispregio di ogni buona regola non solo della civiltà giuridica e liberale ma anche della deontologia di un uomo pubblico. A maggior ragione trattandosi di un giornalista, come l’onorevole Stracquadanio ha voluto essere, risultando, dal 1995 pubblicista iscritto all’ordine di Milano”. Ma il sindacato dei giornalisti ne ha anche per Ferrara. “Ancora più penoso l’intervento del direttore del Foglio, sollevatosi a sua volta a mettere in dubbio le scelte professionali della collega con grida sibilline tipiche da uomo del circo politico. Un pessimo spettacolo, non il primo del genere”. La Fnsi, conclude la nota auspicando una “reazione collettiva”.

Anche il quotidiano La Repubblica, inviando un messaggio di solidarietà alla cronista, commenta l’atteggiamento di Ferrara. “Stupisce che un giornalista come Ferrara abbia così duramente attaccato la collega che poneva legittime domande a Verdini. Stupisce soprattutto che tiri in ballo questioni morali inesistenti, riferendosi al passaggio da Repubblica all’Unità della giornalista, tentando così, per evitare a Verdini quesiti scomodi, di adombrare aspetti poco trasparenti in una vicenda che invece non ha ombre”.

venerdì 16 luglio 2010

Classe dirigente (ringraziamo sempre gli italiani responsabili di questo sfacelo: continuate così!)


Riporto integralmente l'articolo di Marco Travaglio, apparso su http://www.ilfattoquotidiano.it in data odierna.
Non ha bisogno di commenti...

Classe digerente

Ricapitolando. Il premier B. ha due processi per frode fiscale e appropriazione indebita, uno per corruzione giudiziaria e un’indagine per minaccia a corpo dello Stato, senza contare prescrizioni, reati depenalizzati (da lui), amnistie, insufficienze di prove, le archiviazioni per decorrenza termini. Il suo braccio destro Previti è un pregiudicato per due corruzioni giudiziarie. Il suo braccio sinistroDell’Utri è un pregiudicato per false fatture e frode fiscale, poi ha una condanna in appello per mafia, un processo per estorsione mafiosa, uno per calunnia pluriaggravata e un’inchiesta per associazione segreta (la P3). Il suo coordinatore Verdini è indagato per corruzione e P3. Il suo vicecoordinatore Abelli l’hanno appena beccato a prender voti dalla ‘ndrangheta. I suoi ministriMatteoli e Fitto sono a processo, l’uno per favoreggiamento, l’altro per corruzione. Altri due,Bossi e Maroni, già pregiudicati.

Fra i sottosegretari, Letta e Bertolaso sono indagati, Brancher è imputato, Cosentino ha un mandato di cattura per camorra e i pm di Roma stanno valutando la posizione del viceministro della Giustizia Caliendo, detto “Giacomino” dai compari di P3. Questo governo-lombrosario gode della piena fiducia (35 volte in due anni) del Parlamento, e ci mancherebbe: lì siedono 24 pregiudicati e 90 fra imputati, indagati, prescritti e condannati provvisori. Anche al Parlamento europeo ci rappresentano condannati (Patriciello, Borghezio, Bonsignore) e indagati (tipo Mastella). In omaggio al federalismo penale, frequentano assiduamente procure e tribunali un bel po’ di sindaci: dalla Moratti (indagata per smog e abuso) a Tosi e Gentilini (condannati per razzismo), da De Luca (imputato per associazione per delinquere, concussione, truffa, falso) a Cammarata(inquisito per abuso). E sono indagati cinque governatori regionali su 20: Formigoni (smog),Lombardo (mafia e abuso), Scopelliti (imputato per omissione d’atti d’ufficio e di recente beccato a cena col boss), De Filippo (favoreggiamento), Iorio (concussione e abuso). L’ex governatore siciliano Cuffaro, condannato in appello a 7 anni per favoreggiamento mafioso, è imputato per concorso esterno e il pm ha appena chiesto per lui altri 10 anni di galera. I vertici della Protezione civile vagano fra l’ora d’aria e i domiciliari. Indagati pure il cardinale Sepe e un paio di gentiluomini di Sua Santità.

L’erede al trono Vittorio Emanuele di Savoia è imputato per associazione a delinquere. Ottimi anche due presidenti emeriti della Corte costituzionale: Mirabelli era intimo del faccendierePasqualino Lombardi; Baldassarre è indagato per millantato credito. L’ex governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, è sotto processo per l’aggiotaggio delle scalate bancarie. Ben piazzato il Gotha di Confindustria, col gruppo della presidente Marcegaglia che ha patteggiato per corruzione e il padre della Emma, Steno, fresco indagato per smaltimento illegale di rifiuti tossici. Il gruppo Fiat-Agnelli sfila in tribunale con Gabetti e Grande Stevens, la Telecom modelloTronchetti con gli spioni della Security, e poi Fastweb, Parmalat, Finmeccanica, Unipol, Impregilo, Ligresti, Geronzi… Ottime le performance di forze dell’ordine e servizi segreti: il Sismi di Pollari & Pompa alla sbarra per i dossier illeciti; il capo del Dis, De Gennaro, condannato in appello a 16 mesi per istigazione alla falsa testimonianza sui pestaggi del G8, per i quali hanno collezionato 73 condanne fra dirigenti e agenti della Polizia; una dozzina di 007 indagati per i depistaggi sulle stragi; l’ex comandante della Gdf, Speciale, ha rimediato in appello 18 mesi per peculato; il comandante del Ros, generale Ganzer, s’è appena guadagnato 14 anni in primo grado per traffico internazionale di droga, mentre il predecessore Mori è imputato per favoreggiamento aProvenzano e indagato perché ai tempi delle stragi trattava con Cosa Nostra, infatti godono entrambi della “piena fiducia” del governo, e anche del Pd. Ma noi, dico noi miseri incensurati, dove abbiamo sbagliato?

lunedì 12 luglio 2010

L'ideologia è il problema numero uno.



Più vado avanti, con gli aperti e attenti, e più che mai vedo nelle persone un nesso tra salute mentale e scelte politiche, tra scompensi psicologici e vicinanza ad ideologie che distorcono la realtà.
Purtroppo vedo nell'ideologia religiosa una delle più pericolose fonti di divisione nel mondo, perchè in primis divide l'uomo in se stesso, mettendo in conflitto le sue due anime, quella razionale e quella emotiva.
Ma non solo: è nemica del senso critico, della logicità, dell'armonia, puntando unicamente a produrre seguaci inebetiti, pronti a difendere a spada tratta una serie di dogmi che difficilmente sono messi in discussione per la loro connessione con scenari di male/sofferenza/punizione o bene/gioia/piacere INFINITI.