giovedì 29 novembre 2007

Parlamento pulito!


Da http://www.beppegrillo.it/condannati_parlamento.php

Basta! Parlamento pulito.

Chi è stato condannato in via definitiva non deve più sedere in Parlamento.
E se la legge lo consente, va cambiata la legge.

Migliaia di sottoscrittori dell’appello lanciato da Beppe Grillo sul blog www.beppegrillo.it chiedono che i condannati in via definitiva non possano più rappresentare i cittadini in Parlamento, a partire da quello europeo.

E' profondamente immorale che sia loro consentito di rappresentarci.

Questo è l'elenco dei nomi dei rappresentanti italiani in Parlamento, nazionale o europeo, che hanno ricevuto una condanna:

I 24 CONDANNATI DEFINITIVI IN PARLAMENTO (Aggiornato a Ottobre 2007)

1. Berruti Massimo Maria (FI)

2. Biondi Alfredo reato poi depenalizzato (FI)

3. Bonsignore Vito (Udc - Parlamento Europeo)

4. Borghezio Mario (Lega Nord - Parlamento Europeo)

5. Bossi Umberto (Lega Nord - Parlamento Europeo)

6. Cantoni Giampiero (FI)

7. Carra Enzo (Margherita)

8. Cirino Pomicino Paolo (Democrazia Cristiana - Partito Socialista)

9. De Angelis Marcello (An)

10. D'Elia Sergio (Rosa nel Pugno)

11. Dell'Utri Marcello (FI)

12. Del Pennino Antonio (FI)

13. De Michelis Gianni (Nuovo Psi)

14. Farina Daniele (Prc)

15. Jannuzzi Lino (FI)

16. La Malfa Giorgio (Pri)

17. Maroni Roberto (Lega Nord)

18. Mauro Giovanni (FI)

19. Nania Domenico (An)

20. Patriciello Aldo (Udc)

21. Sterpa Egidio (FI)

22. Tomassini Antonio (FI)

23. Visco Vincenzo (Ds)

24. Vito Alfredo (FI)

Previti Cesare (FI) Obiettivo raggiunto


Come si può vedere c'è gente di tutti i partiti ma "inspiegabilmente", su 25, al comando con 10 uomini c'è Forza Italia (complimenti!), seguita da altri 11 di partiti di destra e 4 di partiti di sinistra.

domenica 25 novembre 2007

Il nemico dell'uomo


Il nemico numero uno dell'uomo è il male, questo è ovvio. E' realmente così ovvio? C'è chi dice che male e bene non esistono. C'è chi dice che male e bene ASSOLUTI non esistono. C'è chi crede nel male e cinicamente lo fa lo stesso, chi condanna il male e lo fa lo stesso, con autoindulgenza...
Siamo tutti cresciuti con i film americani, dove i buoni trionfano sui cattivi. Abbiamo tutti creduto, da bambini, che i politici, i poliziotti, l'esercito, il sacerdote, la maestra, mamma e papà fossero BUONI. Buoni al 100%, impeccabili, genuini. Tutti tranne gli sfortunati ai quali la crudezza della realtà si è manifestata prima del tempo.
Ma molti si ostinano a ragionare come i bambini e cioè in modo immaturo, inadatto alla realtà. In una parola in modo maligno. Forse tutti ogni tanto lo facciamo: è più comodo non esercitare il senso critico, si usano meno energie.
Il pericolo però, viene da chi, coscientemente, sa di fare il male e si autoassolve con meccanismi più o meno consci e più o meno gravemente malati.
Tutti possiamo sbagliare, io sono il primo, ma la differenza la fa il riconoscere o meno lo sbaglio.
Mi riferisco a tutti ma in particolare a chi come me è cristiano e nei confronti del bene e del male deve per definizione avere un atteggiamento molto maturo.
Non si può continuare a credere nelle favole, in chi si proclama difensore di questo e di quest'altro ma poi nella pratica fa il contrario.
Bisogna avere coraggio, tenacia e vagliare tutto con senso critico, perchè il male si insinua ovunque: tra le autorità, nelle Istituzioni, nella Chiesa, in famiglia...
La difesa a spada tratta di qualsiasi entità umana è un gravissimo errore.

Giustizia alle corde

Lo si sapeva, per andare al Governo occorreva portarsi dietro mafiosi e altra gente poco raccomandabile.
C'è chi si è rifiutato di votare ma non penso ke sia utile. Mi piacerebbe, in questo momento che cittadini di destra e sinistra, di sopra di sotto, dentro e fuori si unissero come stanno facendo e hanno fatto, per scopi deprecabili, i tifosi di Lazio e Roma contro la polizia. Per dire basta a questa politica da paese delle banane, basta ingiustizie, basta ladri, basta schifezze di ogni tipo.

sabato 24 novembre 2007

Le ingiustizie continuano


Dal sito "Comitato verità e giustizia per Genova"

22.11.07
UN'ALTRA BASTONATURA

Siamo senza parole. La promozione di uno dei dirigenti imputati al processo Diaz - Giovanni Luperi, nominato capo del Dipartimento analisi dell'ex Sisde - è un nuovo insulto all'etica costituzionale, una nuova bastonatura per chi fu vittima delle violenze e degli abusi nella "famigerata "notte dei manganelli", definita a suo tempo "una notte cilena" dall'attuale ministro degli Esteri.La sospensione dello stato di diritto avvenuta a Genova nel luglio 2001 non ha portato a scelte serie e forti in difesa delle garanzie costituzionali. Né il governo del tempo, né quello attuale hanno chiesto scusa alle vittime, sospeso i dirigenti implicati, promosso una commissione parlamentare d'inchiesta, come dovrebbe avvenire in un paese democratico, fedele alla lettera e allo spirito della Costituzione. Si è legittimato l'operato delle forze di polizia, protagoniste di ripetute violazioni dei diritti umani e civili. La partecipazione al sanguinoso blitz alla Diaz, che ha macchiato in modo indelebile l'immagine della polizia di stato, sembra aver favorito le carriere dei dirigenti rinviati a giudizio. I cinque-sei imputati di grado più alto sono stati tutti promossi. La nomina dell'imputato Luperi a un ruolo così delicato nell'ambito dei servizi segreti è una triste e preoccupante conferma dell'incapacità del potere politico di garantire e difendere i diritti democratici di tanti cittadini umiliati nelle strade, nelle scuole e nelle caserme di Genova durante il G8 del 2001.

Genova, 22 novembre 2007

Lorenzo Guadagnucci 3803906573
Enrica Bartesaghi 3347271381

Per non dimenticare: lettera di un gen* (Genova 2001)






Conosco bene i "gen", ovvero i ragazzi del Movimento dei Focolari, lo son stato anch'io. Per questo pubblico volentieri la lettera di uno di loro, che ci ricorda con rammarico una parentesi molto triste della storia italiana recente.
Fini aveva dichiarato:"A genova voglio il pugno di ferro". E così fu...


"Così ricevo e così inoltro.
come spunto di riflessione e senza polemiche.
per chi ha avuto la sfortuna di vivere quei giorni, come me e Sara, ma almeno ha la fortuna di saper davvero quello che è successo. e chissà se è davvero una fortuna.
e per chi non c'era e necessita di una testimonianza di quei giorni terribili.
per non dimenticare. in un paese il nostro che dimentica presto, riflette poco, non s'indigna mai abbastanza, dove i soprusi sono all'ordine del giorno così come le conseguenti impunità.
perchè quei giorni, e a livello globale poi quello che accadde altrove un paio di mesi dopo, hanno segnato una forte frenata alle spinte di cambiamento verso un'italia e un mondo migliore, di pace, sviluppo e cooperazione che si potevano sognare con la fine dei blocchi contrapposti.
bisogna continuare, nonostante le amarezze, nonostante tutto.
andrea

> Mia figlia Sara è stata indagata (insieme ai 93 della Diaz) a partire dal 21
> luglio del 2001 e fino al mese di Febbraio del 2004 per associazione a
> delinquere finalizzata alla devastazione e saccheggio. Lo stesso reato per
> il quale oggi a Genova sono stati chiesti 224 anni e mezzo di carcere nel
> processo in corso a carico di 25 manifestanti.
>
> Se non si fossero trovate le prove del falso accoltellamento, delle false
> molotov (poi scomparse) della falsa sassaiola, dei falsi picconi, forse oggi
> Sara e i 93 della Diaz sarebbero insieme ai 25 manifestanti.
>
> Sono davvero sconcertata per l'evidente uso di due pesi e due misure, da una
> parte 224 anni e mezzo di carcere per 25 manifestanti accusati (come lo sono
> stati a lungo i 93 della Diaz) di far parte del black-bloc, dall'altra
> nessun indagato per il massacro alla Diaz. Perché non è stato possibile, non
> si è voluto, trovare coloro che fisicamente hanno ridotto in fin di vita
> almeno tre persone, ferito oltre 80 dei manifestanti presenti nella scuola.
> Non erano riconoscibili perché travisati, ci è stato detto.
>
> Gli imputati sono quelli che hanno firmato il verbale di perquisizione, uno
> dei quali rimasto sconosciuto, quelli che hanno partecipato alla costruzione
> dei falsi, loro non rischiano niente. Nessuno di loro è stato sospeso, molti
> promossi, insieme ai responsabili delle torture a Bolzaneto. La prescrizione
> si avvicina, l'indulto aiuta, nessuna pena verrà da loro scontata per aver
> rovinato la vita a 93 persone alla Diaz e ad oltre 200 a Bolzaneto.
>
> Nessuno è indagato per le violenze consumate nella caserma di Forte San
> Giuliano, nessuno per le violenze perpetrate nelle strade e nelle piazze e
> documentate dalle migliaia di testimonianze video che tutti noi abbiamo
> visto. Nessuno per la morte di Carlo Giuliani.
>
> Quale messaggio dietro a questa evidente disparità di trattamento? Che
> sfasciare una vetrina o un bancomat, aver partecipato ad un corteo
> autorizzato ed illegalmente e ripetutamente attaccato come in via Tolemaide,
> può costare una decina di anni di galera, mentre l'aver sparato ad altezza
> d'uomo, l'aver massacrato o torturato centinaia di persone si risolverà con
> un nulla di fatto?
>
> Se le richieste dei PM verranno accolte avremo 25 persone che pagheranno con
> anni di galera le colpe di tutti quelli che hanno permesso, voluto, che le
> manifestazioni anti-G8 del luglio del 2001 si trasformassero in una trappola
> per centinaia di migliaia di manifestanti.
>
> Chi avrebbe dovuto tutelare il diritto a manifestare si è rivelato incapace
> di gestire l'ordine pubblico ed ha permesso, autorizzato la più grande
> violazione dei diritti umani in un paese occidentale dal dopoguerra, come
> denunciato da Amnesty International.
>
> Enrica

Collegamenti:
http://www.youtube.com/watch?v=T89vCb1a71g
http://g82001.altervista.org/testimonianze20.htm
http://isole.ecn.org/filiarmonici/genova-2001-episodi.html
http://www.pressante.com/index.php?option=com_content&task=view&id=536&Itemid=32
http://it.wikipedia.org/wiki/Fatti_del_G8_di_Genova#L.27assalto_alla_scuola_Diaz

domenica 11 novembre 2007

Per non dimenticare: Indro Montanelli.


Leggendo le biografie di Enzo Biagi ho letto dell'amicizia e della stima reciproca tra questi e Indro Montanelli. Per quanto le sue posizioni politiche non siano molto vicine alle mie, non posso che ammirare la lealtà, la lucidità e la bravura del giornalista scomparso qualche anno fa e del quale propongo la lettura della sua biografia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Indro_Montanelli


Un estratto dall'articolo:
"...Negli ultimi suoi anni Montanelli si distinse per la posizione profondamente critica assunta nei confronti del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, il suo ex editore, ritenuto gravemente antidemocratico, propenso alla menzogna, autore di un progetto politico che, diversamente da come veniva descritto, con la destra non aveva niente a che fare. Intendeva mettere in guardia gli italiani, ricordando la pericolosità di un nuovo "uomo della provvidenza" capace di risolvere tutti i problemi, facendo notare, riferendosi a Benito Mussolini, che ne aveva già conosciuto uno in passato e che gli era bastato."

mercoledì 7 novembre 2007

2 grandi in più in Paradiso



A distanza di pochi giorni ci hanno lasciato 2 grandi personaggi di questo tempo: Don Benzi ed Enzo Biagi. Entrambi, nella propria sfera di attività, ci hanno dato un esempio stupendo di umanità e di amore per la giustizia. Per quanto sia giovane, ho avuto modo di conoscerli quando ancora erano in piena attività. Don Benzi ha dato la vita per Gesù, il Gesù degli ulltimi, degli emarginati, degli oppressi. Non si è mai risparmiato, sacrificando addirittura il sonno per essere di aiuto a chi glielo chiedeva.
Enzo Biagi mi ha sempre comunicato serietà, bontà, rettitudine, ironia.
3 articoli che consiglio di leggere:

www.apg23.org

http://it.wikipedia.org/wiki/Enzo_Biagi

http://www.green-coop.ch/enzo.biagi/index.html

giovedì 1 novembre 2007

Per non dimenticare: la serietà (e la coerenza) prima di tutto...


"Bossi parla come un ubriaco da bar" (Silvio Berlusconi, 15 agosto 1994).
"Bossi è un Giuda, un ladro di voti, un ricettatore, truffatore, traditore, speculatore" (Silvio Berlusconi, 21 dicembre 1994).
"Bossi è un dissociato mentale" (Silvio Berlusconi, 25 febbraio 1995).
"Bossi è un folle che fa dichiarazioni folli. Sembra che sia normale, invece è completamente folle" (Silvio Berlusconi, Ansa, 20 luglio 1995).

* * *

"Silvio Berlusconi era il portaborse di Bettino Craxi. E' una costola del vecchio regime. E' il più efficace riciclatore dei calcinacci del pentapartito. Mentre la Lega faceva cadere il regime, lui stava nel Mulino Bianco, col parrucchino e la plastica facciale. Lui è un tubo vuoto qualunquista. Ma non l'avete visto, oggi, tutto impomatato fra le nuvole azzurre?"


"Berlusconi è bollito. E' un povero pirla, un traditore del Nord, un poveraccio asservito all'Ulivo, segue anche lui l'esercito di Franceschiello dietro il caporale D'Alema con la sua trombetta. Io ho la memoria lunga. Ma chi è Berlusconi? Il suo Polo è morto e sepolto, la Lega non va con i morti. La trattativa Lega-Forza Italia se l'è inventata lui, poveraccio. Il partito di Berlusconi neo-Caf non potrà mai fare accordi con la Lega. Lui è la bistecca e la Lega il pestacarne."

"Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori. E' un kaiser in doppiopetto. Un piccolo tiranno, anzi è il capocomico del teatrino della politica. Un Peròn della mutua. E' molto peggio di Pinochet. Ha qualcosa di nazistoide, di mafioso. Il piduista è una volpe infida pronta a fare razzia nel mio pollaio."

"Berlusconi è l'uomo della mafia. E' un palermitano che parla meneghino, un palermitano nato nella terra sbagliata e mandato su apposta per fregare il Nord. La Fininvest è nata da Cosa Nostra. C'è qualche differenza fra noi e Berlusconi: lui purtroppo è un mafioso. Il problema è che al Nord la gente è ancora divisa tra chi sa che Berlusconi è un mafioso e chi non lo sa ancora. Ma il Nord lo caccerà via, di Berlusconi non ce ne fotte niente. Ci risponda: da dove vengono i suoi soldi? Dalle finanziarie della mafia? Ci sono centomila giovani del Nord che sono morti a causa della droga. A me personalmente Berlusconi ha detto che i soldi gli erano venuti dalla Banca Rasini, fondata da un certo Giuseppe Azzaretto, di Palermo, che poi è riuscito a tenersi tutta la baracca. In quella stessa banca lavorava anche il padre di Silvio e c'erano i conti di numerosi esponenti di Cosa Nostra."

"Bisognerebbe conoscere le sue radici, la sua storia. Gelli fece il progetto Italia e c'era il buon Berlusconi nella P2. Poi nacquero le Holding. Come potrà mai la magistratura fare il suo dovere e andare a vedere da dove vengono quei quattrini, ricordando che la mafia quei quattrini li fa con la droga e che di droga al Nord sono morti decine di migliaia di ragazzi che ora gridano da sottoterra? Se lui vuole sapere la storia della caduta del suo governo, venga da me che gliela spiego io: sono stato io a metter giù il partito del mafioso. Lui comprava i nostri parlamentari e io l'ho abbattuto."

"Quel brutto mafioso guadagna soldi con l'eroina e la cocaina. Il mafioso di Arcore vuole portare al Nord il fascismo e il meridionalismo. Discutere di par condicio è troppo poco: propongo una commissione di inchiesta sugli arricchimenti di Berlusconi. In Forza Italia ci sono oblique collusioni fra politica e omertà criminale e fenomeni di riciclaggio. L'uomo di Cosa Nostra, con la Fininvest, ha qualcosa come 38 holding, di cui 16 occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa Nostra a Milano."

"Forza Italia è stata creata da Marcello Dell'Utri. Guardate che gli interessi reali spesso non appaiono. In televisione compaiono volti gentili che te la raccontano su, che sembrano per bene. Ma guardate che la mafia non ha limiti. La mafia, gli interessi della mafia, sono la droga, e la droga ha ucciso migliaia e migliaia di giovani, soprattutto al Nord. Palermo ha in mano le televisioni, in grado di entrare nelle case dei bravi e imbecilli cittadini del Nord."

"Berlusconi ha fatto ciò che ha voluto con le televisioni, anche regionali, in barba perfino alla legge Mammì. Molte ricchezze sono vergognose, perché vengono da decine di migliaia di morti. Non è vero che 'pecunia non olet'. C'è denaro buono che ha odore di sudore, e c'è denaro che ha odore di mafia. Ma se non ci fosse quel potere, il Polo si squaglierebbe in poche ore."

"Incontrare di nuovo Berlusconi ad Arcore? Lo escludo, niente più accordi col Polo. Tre anni fa pensarono di farci il maleficio. Il mago Berlusconi ci disse: "Chi esce dal cerchio magico, cioè dal mio governo, muore". Noi uscimmo e mandammo indietro il maleficio al mago. Non c'è marchingegno stregato che oggi ci possa far rientrare nel cerchio del berlusconismo. Con questa gente, niente accordi politici: è un partito in cui milita Dell'Utri, inquisito per mafia."

"La "Padania" chiede a Berlusconi se è mafioso? Ma è andata fin troppo leggera! Doveva andare più a fondo, con quelle carogne legate a Craxi."

"Io con Berlusconi sarò il guardiano del baro. Siamo in una situazione pericolosa per la democrazia: se quello va a Palazzo Chigi, vince un partito che non esiste, vince un uomo solo, il Tecnocrate, l'Autocrate. Io dico quel che penso, lui fa quel che incassa. Tratta lo Stato come una società per azioni. Ma chi si crede di essere: Nembo Kid?"

"Ma vi pare possibile che uno che possiede 140 aziende possa fare gli interessi dei cittadini? Quando quello piange, fatevi una risata: vuol dire che va tutto bene, che non è ancora riuscito a mettere le mani sulla cassaforte."

"Bisogna che Berlusconi-Berluscosa-Berluskaz-Berluskaiser si metta in testa che con i bergamaschi io ho fatto un patto di sangue: gli ho giurato che avrei fatto di tutto per avere il cambiamento. E non c'è villa, non c'è regalo, non c'è ammiccamento che mi possa far cambiare strada... Berluscoso deve sapere che dalle nostre parti la gente è pronta a fargli un culo così: bastano due secondi, e dovrà scappare di notte. Se vedono che li ha imbrogliati, quelli del Nord gli arrotolano su le sue belle ville e i suoi prati all'inglese e scaraventano tutto nel Lambro."

"Berlusconi, come presidente del Consiglio, è stato un dramma."

"Quando è in ballo la democrazia, a qualcuno potrebbe anche venire in mente di fargli saltare i tralicci dei ripetitori. Perché lui con le televisioni fa il lavaggio del cervello alla gente, col solito imbroglio del venditore di fustini del detersivo. Le sue televisioni sono contro la Costituzione. Bisogna portargliele via. Ci troviamo in una situazione di incostituzionalità gravissima, da Sudamerica. Un uomo ha ottenuto dallo Stato la concessione delle frequenze tv per condizionare la gente e orientarla al voto. Non accade in nessuna parte del mondo. E' ora di mettere fine a questa vergogna. Se lo votate, quello vi porta via anche i paracarri."

"Se cade Berlusconi, cade tutto il Polo, e al Nord si prende tutto la Lega. Ma non lo faranno cadere: perché sarà pure un figlio di buona donna, ma è il loro figlio di buona donna, e per questo lo tengono in piedi."

"Ma il poveretto di Arcore sente che il bidone forzitalista e polista, il partito degli americani, gli va a scatafascio. Un massone, un piduista come l'arcorista è sempre stato un problema di "Cosa sua" o "Cosa nostra". Ma attento, Berlusconi: né mafia, né P2, né America riusciranno a distruggere la nostra società. E lui alla fine avrà un piccolo posto all'Inferno, perché quello lì non se lo pigliano nemmeno in Purgatorio. Perché è Berlusconi che dovrà sparire dalla circolazione, non la Lega. Non siamo noi che litighiamo con Berlusconi, è la Storia che litiga con lui."

(le frasi contenute nel testo sono state pronunciate testualmente da Umberto Bossi fra il 1994 e il 1999, cioè durante le tensioni del primo governo Berlusconi, dopo la rottura fra Bossi e Berlusconi nel dicembre 1994 e prima della loro riappacificazione alla fine del 1999. Le date esatte delle dichiarazioni, tratte da giornali quotidiani e agenzie di stampa, sono le seguenti: 1,7,9,10,13 marzo 1994; 5 aprile 1994; 4,11,23,31 maggio 1994; 1,12,17 giugno 1994; 29 luglio 1994; 6,8,13 agosto 1994; 1 settembre 1994; 6,20,23 dicembre 1994; 14 gennaio 1995; 22 marzo 1995; 13 aprile 1995; 10 giugno 1995; 29 luglio 1995; 25 gennaio 1996; 14,19,25 agosto 1997; 18 giugno 1998; 22 luglio 1998; 13 settembre 1998; 3, 27 ottobre 1998; 24 febbraio 1999; 13 aprile 1999; 10 settembre 1999; 19 ottobre 1999)