giovedì 12 giugno 2008

Toscana, i rifiuti a Peccioli valgono oro e portano meno tributi


da www.intoscana.it


La discarica nel pisano raccoglie la spazzatura di mezza regione. Dai ricavi meno tasse per i cittadini


Dai rifiuti si può anche guadagnare. Questa la filosofia che da alcuni anni contraddistingue la discarica di Peccioli, nel pisano, sito che raccoglie rifiuti da mezza Toscana e che, grazie ai ricavi, fa pagare meno ai cittadini i balzelli locali. La discarica, chiamata Belvedere come la società che ne amministra i proventi e di cui fa parte il Comune e un azionariato popolare, tratta fino a 1000 tonnellate di rifiuti al giorno, con un fatturato di 18 milioni di euro e una trentina di dipendenti. Nelle colline della Valdera arrivano rifiuti da Firenze, Pisa e Prato.

"Nei mesi scorsi - spiega il presidente Renzo Macelloni, già sindaco diessino del paese - abbiamo trattato anche qualche centinaio di tonnellate di rifiuti da Napoli. E proprio per la zona di Napoli abbiamo ricevuto l'incarico dall'allora commissario straordinario Guido Bertolaso per un progetto preliminare di due discariche".

La Belvedere, secondo Macelloni, potrà continuare a lavorare anche per altri 10 anni. Intanto è stata come la gallina dalle uova d'oro per i cittadini, che pagano meno per Tarsu, mensa e trasporti scolastici, Ici. Senza contare che a Legoli, la località dove é situata la discarica, l'acqua calda è gratuita.

Peccioli a parte, però, la Toscana è preoccupata. Può ancora dirsi un'isola felice ma secondo le previsioni della Regione le attuali discariche si esauriranno nel giro di tre anni e si rende sempre più necessario, per gli amministratori, costruire almeno tre grandi termovalorizzatori. A questo proposito, su quello fiorentino, che dovrebbe sorgere tra Sesto e Campi Bisenzio, c'é stato un referendum consultivo dove i no all'impianto hanno vinto, mentre alla ribalta delle cronache c'é stato anche il caso di Montale (Pistoia): l'inceneritore è stato chiuso mesi per fumi non a norma. (ANSA).

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