sabato 11 ottobre 2008
Saggezza che ha sete di giustizia
La meravigliosa trasmissione televisiva Mediterraneo ha presentato oggi un personaggio molto, molto interessante, Bunker Roy e la sua scuola, "Scuola dei piedi nudi" che da 35 anni si impegna a risollevare le sorti dei poveri di tutto il mondo. Un alternativa? No, spiega Roy, è l'unica strada praticabile per uno sviluppo sostenibile. Donne analfabete ma ripiene di saggezza diventano "ingegneri solari" in 6 mesi, ci spiega: la ricchezza è dentro ognuno di noi, non occorre cercarla all'esterno.
Un libro, "Raggiungere l'ultimo uomo", ne racconta l'esperienza.
Sintesi
www.bol.it
"Cosa si intende per sviluppo? Agli occhi della popolazione delle campagne, dei funzionari del governo indiano e di gran parte degli aiuti umanitari internazionali lo sviluppo è la presenza fisica di nuovi edifici. L'edificio di una scuola significa istruzione, il dispensario assistenza medica e la banca prestiti. Ma gli edifici in sé possono fare ben poco se un insegnante è assente per giorni e la frequenza degli alunni è molto bassa, se il dottore o l'infermiera non ci sono o mancano le medicine. Sviluppo significa cambiare la vita delle persone, non costruire edifici simbolo. In India gli aiuti del governo e delle grandi organizzazioni internazionali non servono, i milioni di dollari destinati a progetti calati dall'alto hanno prodotto solo una ininterrotta serie di fallimenti e alimentato la corruzione e gli sprechi. I soldi per dare cibo e acqua potabile a tutti ci sarebbero, se solo si desse fiducia ai poveri e alle soluzioni a basso costo trovate da loro".
libreriarizzoli.corriere.it
Nell'India splendente del boom economico, centinaia di milioni di persone non riescono a mangiare due volte al giorno. Analfabeti, oppressi dalla povertà e dalla divisione in caste, vivono in uno stato costante di paura e insicurezza. Da trentacinque anni, la "Scuola dei piedi nudi" di Bunker Roy cerca di migliorare la vita dei contadini insieme a loro, offrendo risultati tangibili: trovare acqua per irrigare la terra, curare le malattie, vedere i propri figli frequentare la scuola. A Tilonia, migliaia di giovani che nessuno avrebbe impiegato sono addestrati a una professione. I criteri per la selezione sono semplici: devono essere poveri e analfabeti. La speranza è che un giorno siano in grado di stare in piedi da soli, guardando al mondo come esseri umani.
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