venerdì 12 giugno 2009

Berlusconi: "siamo noi il partito dei cattolici" (2 marzo 2008)

Non abbiamo alcun dubbio che i cattolici votino Berlusconi: i dubbi, piuttosto, vertono su qustioni quali "di che pasta sono fatti questi cattolici, qual è la loro consistenza, la loro coerenza????".
Io una risposta ce l'ho: fumo, il fumo dell'oppio...















8 commenti:

  1. è meglio cattolici che sbagliano, come Pietro, ma che fanno leggi che tutelano la morale cattolica o cattolici che apparentemente perfettini fanno leggi pro-aborto, pro-dico etc...? io scelgo i primi perchè sbagliando loro comunque non attaccano la morale cattolica a livello nazionale.
    Andrea

    RispondiElimina
  2. caro andrea,
    non avevo dubbi su ciò pensi.
    Se però mi paragoni Pietro a Silvio, potrebbe venirmi come minimo un infarto!

    RispondiElimina
  3. il paragone è fatto apposta per provocare e per far intendere che l'errore personale è una cosa (deprecabile ma pur sempre in ambito ristretto), la morale politica è un altra ed ha effetti sulla globalità delle persone.

    RispondiElimina
  4. Resta il fatto che Berlusconi non fa errori. E' un errore. Anzi, direi un orrore che tiene per le palle gli elettori che si definiscono cattolici dando loro ogni tanto delle bricioline e principalmente, cioè al 99,9%, facendo (i suoi e di pochi) schifosissimi interessi.
    Don Antonio Sciortino, di Famiglia Cristiana, è duro nei confronti di chi pensa "di barattare la morale con promesse di leggi favorevoli alla Chiesa: è il classico piatto di lenticchie da respingere al mittente. La Chiesa non può abdicare alla sua missione, nessuno pensi di allettarla con promesse o ricattarla con minacce perchè non intervenga e taccia". E critica il comportamento "gaudente e libertino" di chi considera le donne come "merce" di cui "si potrebbe averne quantitativi gratis". "Che esempio si dà alle giovani generazioni?" chiede don Sciortino.
    Don Sciorino deve essere per forza diplomatico e gentile: io no, preferisco essere schietto e dare la giusta importanza alle parole.

    RispondiElimina
  5. molto bene è giusto dare importanza alle parole. diamolo però anche ai fatti.
    contro la morte di Eluana chi si schierò come partito? il PDL, UDC, Lega e la Destra.
    contro i dico chi si schierò apertamente? il PDL, UDC, Lega e la Destra.
    al family day chi si schierò a favore della famiglia tradizionale?
    il PDL, UDC, Lega e la Destra

    per di più le leggi fatte nei governi prodi non erano a favore delle famiglie numerose e anzi volevano inserire anche le coppie gay nelle assegnazioni delle case...l'esatto contrario dei governi di centro dx.

    parole? contentini? non credo
    AA

    RispondiElimina
  6. Sulla questione Eluna non c'era poi tutta questa compattezza, 10 deputati del centrodestra (Benedetto Della Vedova, Margherita Boniver, Roberto Calderisi, Enrico Costa, Lella Golfo, Chiara Moroni, Fiamma Nirenstein, Francesco Nucara, Alfonso Papa, Mario Pepe) erano per la libertà terapeutica.
    Sul Family Day, Domenico Delle Foglie disse all'epoca che Berlusconi "deve farsi qualche domanda sui rapporti con il mondo cattolico..." e aggiungeva "sia Berlusconi che la moglie hanno un debito di verità con gli italiani".
    Come a ribadire che predicare bene e razzolare male non ha nulla a che vedere con il modo di essere di San Pietro.
    In generale, le questioni etiche e bioetiche sono molto delicate e non esistono molto spesso delle verità inconfutabili, chiare e per questo condivise da tutti.
    A volte certe posizioni in ultima analisi dipendono unicamente da questioni di fede.
    E la fede non la si può imporre a colpi di leggi, la si può solo proporre con umiltà e soprattutto con coerenza.
    Usare la politica per fare unicamente i propri porci comodi è un modo di fare che la stragrande maggioranza della gente condanna come ingiusto, sbagliato: c'è molta più evidenza nel considerare giusto "chi ruba sbaglia" che "i dico sono da combattere".
    Il punto è che la gente non si informa e crede che Berlusconi sia andato al governo per promuovere la famiglia e i valori cristiani.
    Ma quando mai???? A lui non gliene può fregare di meno! E non è credibile nessun politico che urla a favore della famiglia tradizionale e poi va a trombare a destra e a manca tradendo la moglie o risposandosi 2 o 3 volte.
    Come i comunisti con lo yacht: vadano a vendere fumo altrove.
    Le posizioni machiavelliche sono sataniche, dal male non si ottiene mai, alla fine della fiera, il bene.

    RispondiElimina
  7. sarà ma proprio il Papa a conclusione dell'anno paolino ha criticato i cattolici adulti alla prodi dando una ben definita identità di chi sia il cattolico "doc" (che non è certo Berlusconi).

    interessante notare che anche tu segnali che solo meno del 10% circa dei deputati del PDL sia stato antieluana mentre a sx i valori percentuali erano capovolti.

    RispondiElimina
  8. Non so cosa abbia detto esattamente il Papa ma non credo che abbia detto di votare a destra. Se l'avesse fatto avrebbe commesso un clamoroso errore.
    Su queste questioni (voto) penso che abbia valore tanto il suo parere quanto quello di un sapiente prete, quanto quello di uomo saggio impegnato per i più poveri.
    è anche interessante notare l'uso dell'espressione "antieluana" per chi pensava diversamente al suo bene.

    RispondiElimina