martedì 6 ottobre 2009

Repetita iuvant! Forse...



Colgo l'occasione di presentare l' interessante progetto giornalistico "Il fatto del giorno", con l'articolo scritto oggi in prima pagina dal buon Marco Travaglio, che riprende le fila del discorso sull'attuale casino scoppiato intorno al signor Berlusconi per alcune delle porcate commesse nel suo passato...
Ma iniziamo con il presentare "Il fatto del giorno":


Un fatto nuovo. Perché?

1. Perché racconterà i fatti, fin dalla sua testata. Darà le notizie, le analisi e i commenti che gli altri non danno, o nascondono. Parlerà dei temi che gli altri ignorano.

2. Perché non avrà padroni: la società editoriale è composta da alcuni piccoli soci, compresi noi giornalisti, che partecipano con quote equivalenti a un progetto comune: un quotidiano fatto solo per i suoi lettori. Senza vincoli né sudditanze ai poteri forti, politici, finanziari e industriali, che usano i giornali per i loro interessi.

3. Perché non chiederà né avrà finanziamenti pubblici concessi da questo o quel partito.

4. Perché nascerà solo se avrà dei lettori interessati ad acquistarlo, e a leggerlo. Nel paese dei giornali senza lettori, mantenuti in vita dai contribuenti, anche e soprattutto da quelli che non li comprerebbero mai, noi faremo il nostro giornale soltanto se avremo un numero di lettori sufficiente per mantenerlo in vita.


Ed ecco l'articolo di Marco:

"Dica dove prende i soldi!”, intimava l’altra sera il commissario capo Maurizio Belpietro a Patrizia D’Addario, di professione escort. E’ la stessa domanda che decine di magistrati (e perfino qualche giornalista, perlopiù straniero) tentano di porre a un signore che svolge mansioni lievemente più pubbliche di quelle della squillo di Palazzo Grazioli. Solo che lui, diversamente da lei, non risponde. In una memorabile vignetta di Altan, un tizio gli chiede perché non risponda alle

dieci domande di Repubblica e lui sbotta: “Ma perché non posso, cazzo!”. Ecco, lui non può.
Mai. Non può a proposito di minorenni e prostitute. Non può, a maggior ragione, sulla provenienza dei suoi capitali. Nessuno ha mai saputo chi si nascondesse dietro la sua prima società, Edilnord Sas, nata nel 1963 con due soci accomandanti: il banchiere Carlo Rasini e il commercialista svizzero Carlo Rezzonico (in rappresentanza della misteriosa finanziaria luganese Finanzierungesellshaft fur Residenzen Ag). Stessa scena nel ‘73, quando fondò la Italcantieri Srl grazie ad altre due misteriose fiduciarie ticinesi, la Cofigen e la Eti AG Holding. Nessuna risposta, motivi di privacy. I giudici di Palermo hanno accertato che, fra il 1975 e l’83, mentre venivano su la P2, Milano2, Canale5, Rete4 e Italia1, misteriosi benefattori gli versavano l’equivalente di 300 milioni di euro, parte in contanti, per ricapitalizzare la quarantina di finanziarie (Italiana1,2,3 ecc) che controllavano la Fininvest. Secondo un finanziare
amico di Dell’Utri, Filippo Alberto Rapisarda, e alcuni mafiosi pentiti, quelli erano soldi investiti
dal boss Stefano Bontate nei cantieri e nelle tv.
“La Padania”, quando la Lega era una cosa seria, chiese lumi con dieci domande un tantino più
suggestive di quelle di Repubblica: “Berlusconi rispondi: sei un mafioso?”, cose così.
Poi Bossi tornò all’Ovile delle Libertà e dall’archivio online della Padania scomparvero intere prime pagine: quelle. Nel 2002 il Tribunale di Palermo che stava processando Dell’Utri per mafia andò in processione a Palazzo Chigi per interrogare Berlusconi e porgli la fatidica domanda: Cavaliere, chi le ha dato i soldi? Lui si avvalse della facoltà di non rispondere. “Perché non posso, cazzo!”. Intanto si scopriva che aveva pure accumulato 1500 miliardi di lire di fondi neri su 64 società off-shore, ma lui mandò in prescrizione il reato con l’apposita riforma del falso in bilancio. Ora deve rispondere al Tribunale di Milano di aver intascato 170 milioni di dollari dalle casse delle sue società offshore, sottraendo al fisco almeno 130 miliardi di lire: anzi dovrebbe, perché è coperto dal lodo Al Nano. Almeno fino a oggi. Purtroppo il lodo non copre gli effetti civilistici della sentenza comprata per ribaltare l’altro lodo, il Mondadori, così il pove r ’uomo dovrà restituire 750 milioni che si era messo in tasca inavvertitamente. Tutti i lodi, prima o poi, vengono al pettine. Lui infatti è “allibito” per l’“enormità giuridica”. Anche perché stavolta deve sborsare lui: nemmeno un Previti o un Tarantini che paghi al posto suo. Trombettieri e house organ, da Libero al Giornale, delirano di “giustizia a orologeria”, senza peraltro precisare in quali giorni dell’anno i giudici possono permettersi di sentenziare senza arrecare troppo disturbo, ed eventualmente da che ora a che ora. Sono troppo impegnati a indagare sulle sardanapalesche fortune di Patrizia D’Addar io. Ecco, lei ha il dovere di rispondere. Mica è presidente del Consiglio.

5 commenti:

  1. chiediamo lo stesso a Fabio Fazio, fu aiutato da Craxi per saltare la naja?

    Chiediamolo a DiPieto che durante una trasmissione di Socci si alzò e se ne andò

    Chiediamolo alla Melandri che abbandono lo studio non rispondendo alla domanda di Socci se l'embrione può essere messo in commercio.

    Socci da allora è stato reietto dalla RAI messo sulla lista nera dagli allora DS, gli stessi che urlano in piazza libertà di stampa!!!!

    nunziocrociato

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  2. Peccato, Socci ogni tanto qualcosa di sensato lo dice, in campo religioso, si intende.

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  3. peccato?! per loro niente piazza, niente articoli di giornale.
    altro che peccato è una vergogna!

    Fazio non ha ancora chiarito la cosa! Socci è relegato a direttore della scuola di giornalismo di perugia, ma siamo matti!

    s ghettizzano le persone, si tace sugli altri!

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  4. 1°: tra saltare la naja e rubare miliardi di miliardi e fare affari con la mafia e corrompere ecc. ecc. ecc. c'è un abisso.
    Non scherziamo nemmeno!
    2°: se Fazio non ha fatto la naja, informiamoci se è davvero così poi io ti appoggerò con tutti gli amici tuoi che vorrai coinvolgere per chiedere giustizia. Se nessuno si mobilita massicciamente forse è perchè è una cosa che rasenta l'irrisorietà in confronto ad altre. Del tipo rapporto 1:1.000.000.000.000.000.000.000...

    Socci è relegato...non so il perchè ma anche qui esiste una magistratura, avvocati e giornali. Usateli. Se le informazioni veicolate rappresenteranno fatti veri solo gli ideologisti remeranno contro.
    Io sarò, nel caso indicato, dalla parte di Socci senza dubbio.

    Ma non mischiamo i ladri di carta igienica (usata) con quelli alla Ocean Eleven (per essere carini...)

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  5. Paolo però poi i ladri di carta igienica non facciano i preti di parrocchia a dire che rubare è peccato perchè è questo il problema.

    Su Socci basta documentarsi i fatti sono questi riportati, conoscendo Antonio posso dirti che è perchè è una persona molto intelligente che cristianamente perdona e a cui non interessano le luci della ribalta.
    Una persona obiettiva ed intelligente come poche.

    nunziocrociato

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